lunedì 23 novembre 2009

Chapter 21 - Daniel Johnston: Is And Always Was 2009


Il post di oggi è dedicato ad uno dei miei favoriti.
Questa figura, sconosciuta ai tanti cultori di musica pop ma leggendaria alle orecchie di quei ricercatori di tesori musicali, ha trascorso trent’anni di onorata carriera alla ricerca non solo di se stesso ma anche di una perfezione nella forma-canzone, non fosse altro per dei limiti dovuti a certa stonatura nel suo cantato che riportavano a suggestioni più Barret-ane che Lennon-ane dovute (forse) ad un suo particolare stato "mentale".
Daniel Dale Johnston (Sacramento, 22 gennaio 1961) diciamolo subito è un cantautore.
Ma che Cantautore! sì , con la C maiuscola.
I suoi primi amori sono la Bibbia, Capitan America ed i Beatles.
Dopo aver fatto delle casalinghe colonne sonore a dei suoi cartoni animati amatoriali si cimenta con un lavoro casalingo, "Songs of Pain" con organetto e mangianastri, dove riversa un amore non corrisposto di una sua coetanea, siamo nel 1981.
Dopo il primo forte crollo nervoso che lo porta ad abbandonare la scuola d'arte per unirsi ad un carnevale itinerante come venditore di pop-corn, continua incessantemente a comporre ed incidere materiale (che registrerà in svariate musicassette). Lavori saltuari e musica sono il suo quotidiano in questo periodo di Austin, diventando però nel frattempo un idolo nella città texana; leggenda narra di una fugace apparizione televisiva su MTV che lo eleva a nuovo fenomeno della scena underground, accendendo l'interesse addirittura dei Sonic Youth.
Negli anni '80 produce in tutto 13 lavori che risentono tuttavia del suo particolarissimo stato umorale, rendendoli talvolta frammentari e surreali, alternando gemme a dolorose crisi di rumore, dovute alla particolare vita di Daniel, con l'aggravante dell'uso di acidi e altre droghe. Fa eccezione tra questi lavori "Hi, How Are You?" del 1983 e quello che forse è il suo capolavoro, "It's Spooky", realizzato nel 1988 in collaborazione con Jad Fair: dove i due suonano svariati strumenti e si divertono a duettare in maniera ripetitiva e schizofrenica.
Gli anni novanta portano a Daniel con quello che è il suo primo successo internazionale, "1990", successo favorito certamente dalla capillare diffusione garantitagli dall'etichetta Shimmy Disc. È un album più maturo, con meno episodi rumoristici e più forza a ballate pop con solo voce e chitarra acustica. Sembra l'inizio di una rinascita per Daniel, che incassa anche il sostegno pubblico di Kurt Cobain (che Daniel dichiara di non conoscere minimamente). Così nel 1992 esce "Artistic Vice", forse il suo disco più gioioso e spensierato, il cui successo gli varrà la firma di un contratto con l'etichetta Atlantic. Ma un nuovo tragico crollo lo porterà al limite del suicidio; così nel 1994 termina le registrazioni di "Fun" con un braccio rotto. È un periodo terribile per Daniel, che passa diversi anni in terapie riabilitative e sembra avviato verso il tramonto.
Quasi a ridosso del nuovo millennio torna a vivere con i genitori e si rimette a scrivere e a disegnare come ai tempi migliori.
Gli anni 2000 vedono Daniel Johnston uscire timidamente dal suo guscio grazie a Mark Linkous (Sparklehorse), che paga tributo ad uno dei sui idoli producendogli l’ottimo 'Fear Yourself' (2003), e ad una raccolta edita dalla Gammon ('Discovered Covered', 2004) in cui i brani del Peter Pan di Austin vengono reinterpretati da una schiera di 'big' di ieri e di oggi (Death Cab For Cutie, TV On The Radio, Calvin Johnson, Beck e Tom Waits, fra gli altri). Questa strategia di donare smalto ad una mente compositiva disturbata ma straordinariamente prolifica, prosegue con il qui presente 'Is And Always Was', in cui le capaci mani del musicista/produttore Jason Falkner (già all’opera con Beck, Air e Paul Mc Cartney) riescono a conferire un’ottima qualità sonora alle canzoni del lotto, senza rinunciare ad un approccio 'indipendente' da cui Daniel non ha mai voluto discostarsi. Un ottimo risultato per questo Frank Black in acido.

Daniel Johnston (voce, mente compositiva), Jason Falkner (strumenti, mente organizzativa).

http://www.mediafire.com/?vmjbrijnzjm

sabato 21 novembre 2009

Chapter 20 - Tinariwen - Imidiwan - Companions 2009



La notizia del mese è questa: I Tinariwen, band di musicisti tuareg che mescola la poesia della vita nel deserto con le chitarre elettriche, si sono aggiudicati l'Uncut Music Award per il miglior album del 2009. Il gruppo originario del Mali ha vinto il premio organizzato ogni anno dal magazine musicale londinese Uncut grazie all'ultimo album Imidiwan (Compagni), battendo la concorrenza degli altri sette finalisti, tutti statunitensi: star del calibro di Bob Dylan e i Kings Of Leon, oltre a Wilco, Animal Collective, Dirty Projectors, Grizzly Bear e The Low Anthem.

La giuria: «Imidiwan è l'album più ispirato e stimolante degli ultimi 12 mesi». I giurati, di cui facevano parte Billy Bragg, il dj Mark Radcliffe e il frontman dei Fleet Foxes, vincitori lo scorso anno, ha votato i Tinariwen all'unanimità, definendo Imidiwan «l'album più ispirato e stimolante degli ultimi 12 mesi». L'editore di Uncut, Allan Jones, ha commentato la vittoria dei musicisti del Mali: «Parlano un linguaggio universale, non c'e bisogno di traduzione per capirli così come non si ha bisogno di capire le parole del rock'n'roll per eccitarsi al suono della musica».

Come gli appassionati di musica curiosi cercano sempre trame più interessanti e ritmi provenienti da tutto il mondo, giunge come una sorpresa questo esotico blues Touareg vestito dai deserti del Mali, sostenuto da una rappresentanza colta del rock quali Brian Eno, Thom Yorke, Robert Plant , Bono, Chris Martin e TV On The Radio. E quando sei entrato nelle grazie di tanti cultori, puoi ritenerti ufficialmente popolare.

Gli inizi.
Ibrahim Ag Alhabib, il fondatore del gruppo, rimasto orfano di padre ed esule in Algeria, iniziò ad appassionarsi a vari tipi di musica: tipiche melodie tradizionali dei tuareg, blues, raï (che ascoltava nelle taverne algerine), il chaabi marocchino e anche il rock e il pop occidentale. Ibrahim cercò di riprodurre questi tipi di musica con una chitarra, costruita da lui stesso(nei tuareg tutti si costruiscono gli strumenti da soli con una metodologia tramandata da secoli). Con questa chitarra si è esibì in concerti tenuti negli accampamenti dei profughi Tamashek tra gli anni settanta e '80 assieme ad Alhassane Ag Touhami e Inteyeden Ag Ableine, altri due esiliati suoi compatrioti.
Iniziò a suonare con le chitarre acustiche ed elettriche in Libia, nei campi nei quali il colonnello Gheddafi addestrava dei combattenti dei movimenti di liberazione di mezza Africa. Vennero a far parte del gruppo in questo periodi Kheddou, Mohammed Ag Itlale e Abdallah Ag Alhousseyni tutti e tre profughi Tamashek.

Il gruppo prese la decisione nel 1996 di dedicarsi alla musica a tempo pieno.
Nel 1999 conoscono il gruppo francese Lo'Jo e il chitarrista inglese Justin Adams (componente dei Strange Sensation di Robert Plant) ad un festival locale di world music (Festival in the Desert), produttori del Cd The Radio Tisdas Sessions (2001), primo disco dei Tinariwen al di fuori del loro continente.
Nel 2004 uscì il loro secondo disco, Amassakoul, e iniziano a fare dei live in Europa e negli Stati Uniti. In seguito all'invito di Carlos Santana al suo fianco sul palco del Festival di Montreux il gruppo diventa sempre più popolare. Nel 2007 esce il terzo album Aman Iman (Water is Life), sempre prodotto da Adams, ottiene apprezzamenti presso vari giornali rock e fa partecipare il gruppo al festival di Glastonbury. Sempre nello stesso anno i Tinariwen tengono due concerti in Italia.

Naturalmente, nella loro storia ultraventennale, ha aiutato molto il loro retroscena. Il padre di Ibrahim è stato ucciso dai militari del Mali per aiutare i ribelli Tuareg, e Ibrahim e gli altri membri, in seguito all'addestramento in un campo libico di guerriglia, si sono permessi di fare musica e piangere i loro compagni morti.

Ma la cosa importante è che la loro straordinaria biografia riesca a non oscurare la musica.

La ricetta di questo cocktail è semplice:
Prendete delle chitarre che suonano riff acustici e sbrandellati di Funky + galoppo di tamburi tradizionali a mano, il tutto sormontato da ululanti voci del deserto che sembrano riunire i guerrieri un rituale pre-guerra; shakerate il tutto con cubetti di Delta Blues dei suoi lontani cugini del Mississipi; tracce di riot ipnotico del Nord del Mali con melodie popolari della cultura Touareg nomade del deserto con tracce sommerse di band quali Talking Heads, Captain Beefheart e The Clash ed avrete i Tinariwen.

Imidiwan: (Compagni in italiano) doveva nascere ed essere registrato in presa diretta nel deserto, ma la volontà del produttore lo ha portato a Bamako senza per questo perdere di fascino.
Tutto ciò suona deliziosamente sporco e rozzo - con quello stile particolarissimo di chitarre sincopate in "Lulla" ; il nervosismo "Enseqi Ehad Didagh (Lying Down Tonight)", media il tempo meravigliosamente disorientante e firma un ritmo 9/16 con un fascino sgangherato.
Si và avanti col disco con il loro particolarissimo lo-fi. "Tenhert (la femmina del cervo)," si basa su un riff blues killer che ricorda Howlin 'Wolf's "Smokestack Lightning", tutto il tempo accompagnato da un mezzo-parlato, rapping aritmici. "Kel tamashek (il popolo tamashek)", basata su un drone discordante di chitarra acustica, inizia come una miniatura stile Incredible String Band.
La maggior parte delle canzoni sono basati su un riff monocorda, ma aggiungendo un fondo femminile-up vocalists un po 'caotico, all'unisono, come una sorta di Bananarama tuareg, si aggiunge una patina allegra all'anthemic "Imidiwan Afrik TenDam (My Friends da tutta l'Africa) "
o il funk pigro "Tahult In (la mia salvezza)".
Il valzer a lenta combustione "Tamodjerazt Assis (rimpianto è come una tempesta)" è l'unica pista con il poeta Tuareg e occasionali Japonais bandmember ( "egli rappresenta la vera anima di Tinariwen", dice Ibrahim, "senza compromessi e indomabile, che è per questo che non è molto buona in tour ... ").
L'album si conclude con una traccia nascosta all'interno di "Ere Tesfata Adounia" - appena accarezzata da effetti per chitarra che si diffonde attraverso gli altoparlanti, come il vento del deserto, quel sound Eno-derivato che diventa la membrana che collega l'Africa col fantasma del rock'n'roll.

http://www.mediafire.com/file/2iondwyznzr/Tinariwen_-_Imidiwan__Companions.rar

martedì 10 novembre 2009

Chapter 19 - Them Crooked Vultures "Omonimo"


"Il prossimo progetto che ho intenzione di intraprendere coinvolge me alla batteria, Josh Homme alla chitarra e John Paul Jones al basso, sarà il prossimo album, e non farà schifo".
Parola di Dave Grohl.
In effetti, l'ex-Nirvana-Foo Fighters affermazione più veritiera non poteva pronunciare ad un intervista su Mojo nel 2005.
Siamo a Luglio 2009 quando Brody Dalle, moglie di Josh, annuncia sul magazine inglese NME la nascita di questa nuova SuperBand, riportando commenti entusiastici del marito.
E a Novembre l'uscita.
Nei Them Crooked Vultures, oltre al batterista-profeta sucittato, ne fanno parte il cantante e chitarrista Josh Homme (Queens of the Stone Age, Kyuss, Eagles of Death Metal) e il leggendario bassista e tastierista John Paul Jones (Led Zeppelin). Nei live la band è supportata dal chitarrista Alain Johannes (Queens of the stone age, Eleven).
I Them Crooked Vultures hanno debuttato al Metrò di Chicago il 9 Agosto 2009 ed in Europa il 19 Agosto al Melkwegg di Amsterdam. Successivamente si sono rodati nei Festival più importanti europei: Pukkelpop, Lowlands, Reading e Leeds prima di annunciare il tour che chiude il 2009 nel Nord America, Germania e Regno Unito, rispettivamente da Ottobre a Dicembre per poi iniziare il 2010 in Australia.
Il disco:
Il trittico iniziale No One Loves Me & Neither Do I - Mind Eraser, No Chaser - New Fang era quello che si voleva ascoltare da un disco con attributi. Immaginatevi il trio da centrocampo composto da Benetti, Furino e Tardelli e lo riportate paroparo alla musica, scintille.
Dead End Friends è tanto QOTSA quanto Elephants lo è dei Foo Fighters e Scumbag Blues dei Led Zeppelin.
Bandoliers sembra fatta per essere cantata da Mark Lanegan.
Reptiles,Interlude With Ludes, Warsaw or the First Breath You Take After You Give Up, Caligulove , Gunman sono il loro particolarissimo bignami-rock, spaziando dai Doors al Rock Sudista, per terminare con Spinning in Daffodils, che chiude l'album in un perfetto KyussSound.
La logica risposta a Jack White e il suo ennesimo progetto parallelo, Dead Weather.
Tra i preferiti di questo 2009.
http://www.mediafire.com/download.php?ctzmzdnoynu

domenica 1 novembre 2009

Chapter 18 - The Flaming Lips - Embryonic


Devo essere sincero, quando mi è capitato tra le mani, senza neanche degnarlo di un ascolto attento, pensavo all'ennesimo disco che strizzava l'occhio alla classifica (come almeno tre album a questa parte) dei miei ex preferiti.
Mi son dovuto ricredere.
Al secondo ascolto mi sono chiesto se fosse vero.
Al terzo la conferma.
Già dalla prima traccia, mi avvolgono con quell'incedere PinkFloydiano versione Barret.
Più si và avanti e più si scoprono i nuovi-vecchi suoni del gruppo di Oklahoma City, che 23 anni fà sfornavano Hear It Is, album di esordio dove c'era scritto già tutto.
Psico-minimal-kraut-experimentalrock si potrebbe definire questa loro ultima fatica.
Un ritorno al passato per questa band, con uno spruzzo di sperimentazione che, personalmente mi sarei già aspettato dieci/quindici anni fà
Sperimentando gli angoli più estremi della psichedelia, dalla quella chitarristica degli esordi alla più bizzara degli inizi '90 per poi adagiarsi a quella più pop degli anni zero, i Flaming Lips, con questo doppio cd (18 tracce) sono tornati o anzi sono ripartiti.
Si, forse sarebbe meglio dire ripartiti, perchè questo è proprio un "Viaggio" come da anni non se ne sentivano.
Nel mio personalissimo cartellino, le Labbra Brucianti si erano spente a metà anni novanta, ma con questo lavoro mi sono tornati in mente dei vecchi beniamini come i Butthole Surfers.
Qui c'è sostanza, in tutti i sensi, una questione di qualità..............
Non meritano le 5 stellete, ma sicuramente uno dei "disco dell'anno".

The Flaming Lips - Embryonic
http://www.mediafire.com/download.php?mlmkyzmnjdh

giovedì 22 ottobre 2009

Chapter 17 - Dave Matthews Band "Big Whiskey and the GrooGrux King"


In ritardo, come mio solito vi voglio segnalare un gradito ritorno.
Dopo un silenzio discografico di 4 anni, torna, con una copertina fumettistica(indovinate di chi è la faccia), la JamBand che più ha rappresentato l'anima free della musica americana ancora in produzione.
Lo sviluppo di questo album non è stato dei migliori, la band ha perso prima il “tastierista gregario” Butch Taylor(divergenze musicali?), e poi, in ben più tragiche circostanze, il sassofonista LeRoi Moore, 46enne che era stato uno dei fondatori della band con le sue eclettiche influenze jazz.
Purtroppo Moore aveva avuto un grave incidente stradale al quale erano seguite una serie di ricoveri.
Ed è incentrata tutto sulla figura di LeRoi Moore il lavoro.
GrooGrux non è altro che il soprannome del sassofonista e ripetuti sono i ricordi al compagno con citazioni varie e quella intro composta dallo stesso qualche mese prima di morire.
L'album? Dopo le prove un pò scialbe di Busted Stuff e Stand Up pensavo peggio.
Più Rock e meno Free, ma quanto calore.
Da avere

http://www3.hi.is/~gvr/music/Big%20Whiskey%20and%20the%20GrooGrux%20King/

mercoledì 7 ottobre 2009

Chapter 16 - Arctic Monkeys - Humbug


Stando sempre nel 2009, ma un pò in arretrato rispetto al post precedente, segnalo l'ultimo lavore degli Artic Monkeys "Humbug".
Tanto per intenderci (per i pochi che non li conoscessero), siamo nel campo del Brit-Pop, parolina che identifica tutto quel magma che dai Stone Roses in poi ha rappresentato il Regno Unito in campo musicale, stile che miscelando Beatles-Who-Jam ha prodotto Oasis et similia.
Agli amanti del genere non possono sfuggire queste "scimmie artiche", entrati nel Guinnes per aver venduto più di un milione di copie in soli 8 giorni, battendo così il precedente record detenuto dagli Oasis, con il loro disco di esordio Whatever People Say I Am, That's What I'm Not.
Questa loro ultima fatica, viene definita dai pseudoGuru della critica musicale Rock........mah.............forse volevano intender più rock rispetto ai lavori precedenti(questo è il loro terzo cd).
Comunque, per la media Anglossasone del 2009 merita una menzione(appena uscito in Inghilterra già n.1).
Pronto ad accogliere critiche, per il download copiare il link

http://beni.homeip.net/~beni/mp3/Arctic%20Monkeys,%20Humbug/

martedì 6 ottobre 2009

Chapter 15 - Pearl Jam + Nick Cave & Warren Ellis + Yo La Tengo+

Dopo le meritate vacanze, ritorno a postarvi qualcosa di veramente carino per questo 3/4 di 2009

Parliamo subito dei Pearl Jam che con questa ultima fatica (era ora) si fanno risentire nel mio stereo.
Lavoro old-style come da loro tradizione ROCK, un Vedder in vana poetica (meno intimista della colonna sonora di Sean Penn) e duro al contempo riporta certi suoni rock che da 20 anni a questa parte ci fanno riconoscere i nostri.
Non un capolavoro ma il loro miglior cd da 10 anni a questa parte.

Nick Cave e Warren Ellis pubblicano un sunto + novità recenti dei loro ultimi lavori. No Rock ma viaggio "lunatico" che parte da Jesse James e passando da The proposal gira tra padri, figli spiagge e quantaltro per raccogliere i loro lavori in duo o con i Grinderman. Uniti sin dai Bad Seeds, i due grandi amici con la apsione del cinema arrivano fino alla lunga Sorya Market per farrsi ascoltare in maniera "sottile".

Infine i Yo La Tengo, pietra angolare di quel Rock(?) americano degli ultimi 20 anni che comprende a mio gusto i Pixies, Pavement e Phish (tutti con la P......... un caso) che mischia Powerpop, Psichedelia, Folk, Garagefunk e "Velvet"sound.
Non è il loro miglior lavoro ma sicuramente entra nei primi 10 del 2009 nel mio personalissiomo cartellino.
Adorabili come sempre.
Ce ne fossero.

Suonateli forte!

Pearl Jam - Backspacer
http://baablogic.net/Pearl%20Jam/Pearl%20Jam%20-%20Backspacer.tar

Nick Cave and Warren Ellis - White Lunar
http://rs492.rapidshare.com/files/282035419/Nick_Cave_and_Warren_Ellis-White_Lunar-2CD-2009.rar

Yo La Tengo - Popular Songs
http://www.mediafire.com/download.php?dujhmdkzgyl

sabato 18 luglio 2009

chapter 14 - The Dead Weather - Horehound


La notizia musicale di oggi è questa, anche Jack White e il suo ennesimo progetto parallelo, Dead Weather, hanno deciso di sfruttare questo trend per il lancio del disco d'esordio, un negozio che resterà aperto solo oggi e domani.
Si tratta dei temporary stores, esercizi che inaugurano e chiudono nel giro di poche ore.
Il chitarrista e cantante degli White Stripes, insieme ai suoi compagni del nuovo progetto, si esibirà infatti in un breve show al negozio di New York, al civico 131 di Chrystie Street. Lo shop si chiama Third Man Records, come l'omonima etichetta di White, e avrà in vendita solo Horehound, l'album di debutto, e il merchandising del gruppo.
Una manciata di copie, sei per la precisione, contiene una sorpresa: un golden ticket. Chi ne troverà uno potrà visitare la Third Man Records a Nashville con tutte le spese pagate.

Tutt'altro che esordienti, presi singolarmente. A cominciare dall'ubiquo Jack White, che messi da parte momentaneamente i White Stripes e accantonato pure il precedente passatempo coi Raconteurs, insieme al bassista di questi ultimi, Jack Lawrence, e al pluristrumentista che rafforzava la band in concerto, Dean Fertita (di suo implicato abitualmente nei Queens Of The Stone Age), ha dato vita a un'altra formazione ancora, ponendo al centro della scena l'affascinante Alison Mosshart, metà femminile del duo The Kills. Nome in codice: Dead Weather. Ciò che usando gergo d'altri tempi dovremmo chiamare "supergruppo". Ovvia l'attenzione mediatica che ne ha accompagnato le mosse iniziali, dal concerto newyorkese al Bowery Ballroom del 14 aprile al recente singolo "Hang You from the Heavens". Ma ancora poca cosa in confronto a ciò che accadrà con la pubblicazione - da oggi - dell'album Horehound: registrato in gennaio nello studio allestito dentro l'edificio che a Nashville ospita il quartier generale della Third Man Records, etichetta discografica fondata dal tentacolare Jack White. Che interrogato sulle ragioni del suo frenetico attivismo, ha risposto: «Provo a fare tutto quello che mi passa per la testa»
Con l’album di debutto “Horehound” e una manciata di concerti alle spalle, The Dead Weather sono già una leggenda. Pensare che sono nati per caso quando, un anno fa, un ladro rubò il furgone dei Kills, costringendoli a viaggiare insieme ai Raconteurs, dei quali erano la spalla in tour. È stato così che hanno stretto amicizia per poi creare il tutto.
Per White, che può vantare collaborazioni con Jimmy Page, The Edge, Rolling Stones, Bob Dylan e persino di una Bond-song con Alicia Keys, dare vita a un gruppo è un gesto spontaneo. Com’è successo con The Dead Weather: «Dopo un giorno di prove, avevamo già quattro canzoni» spiega. Da un lato c’è dunque la naturalezza nel far musica e dall’altro l’impressione che White abbia sempre il controllo della situazione. Nulla è lasciato al caso, basti pensare all’ormai iconico duo White Stripes, al loro perfetto bicromatismo, bianchi e rossi dagli indumenti agli strumenti e le copertine e al dilemma innescato nei fan per rendere le cose più interessanti: fratello e sorella o marito e moglie? C’è voluto un certificato di divorzio pubblicato dalla Detroit Free Press per confermare che non erano parenti, anche se i più svegli avevano notato gli sguardi d’intesa sul palco. Un rock ancora più essenziale, fatto solo di chitarra, batteria e una tastiera occasionale. Sono stati proprio i White Stripes a ricordare a tutti che una brock-band non ha bisogno di una formazione standard per lasciare il segno nella musica. Purché ci siano le idee, anche se riciclate da quelle dei grandi padri del blues, come Muddy Waters e Bo Diddley.
Arriviamo al sodo, l'album scorre liscio-liscio e si appresta a diventare uno di migliori di questo 2009.
Tuttoblues come piace agli amanti del genere, poco fumo e molto arrosto.
Jack White è oggi quello che non è stato Jon Spencer(sfortuna?) dal punto di vista mediatico, anche se la formula è la stessa.
Mentre tutti si prostravano al dio-computer, Jack è forse l'unico ad aver successo registrando con macchinari da due dollari vecchi almeno quarant’anni.
«Voglio essere parte della rinascita delle cose concrete, belle e ricche di anima ,piuttosto che arrendermi all’era digitale» dice White che oggi, invece, ha un’etichetta discografica, a Nashville, dove vive con l’altrettanto pallida moglie e modella Karen Elson. Nel suo studio, manco a dirlo, c’è una pressa per stampare dischi in vinile e una camera oscura per creare le copertine all’impronta.

Buon ascolto.

http://www.mediafire.com/download.php?gmzd4imzkjz

giovedì 16 luglio 2009

chapter 13 - The Toasters - In Retrospect: The Best of the Toasters [2003]


Domani Venerdì 17 Luglio(porterà sfiga?), i Toasters, la più importante formazione Ska americana, sarà di concerto in quel di Nulvi.

Intanto, come è la storia dei Toasters?

Tutto inizia nel 1980, anno della partenza dall'Inghilterra, alla volta di New York, del leader Rob "Bucket" Hingley dove aveva cominciato a lavorare per sei mesi ad un fumetto. Poi, lasciato i progetto fumettistico e andato un po' in giro, finché non ha dato vita ai Toasters, anche se all'inizio avevamo un altro nome: Not Bob Marley, modificato in The Bouncers, mentre The Toasters trae il suo significato dal "Toasting", una specie di cantato/parlato che negli anni '50 i DJ giamaicani univano al mixaggio dei dischi.
Gli esordi risalgono al 1983 e a partire dal 1984 Hanno iniziato a registrare dischi fondando così la casa discografica Moon Records. Proprio del 1984 è il primo 7" intitolato "Brixton beat", ormai un pezzo da collezionisti.
La Moon Ska è cresciuta fino a diventare l' etichetta ska indipendente più grande del paese. Nel 1985 esce un demo EP, "Recriminations", prodotto da Joe Jackson, la prima di numerose collaborazioni. Due anni dopo, nel 1987, i TOASTERS lanciano il loro primo album americano, "Skaboom", per la Celluloid. "Thrill Me Up (1988) e "This Gun For Hire" (1990) aiutano a consolidare il seguito della band, mentre la scena ska newyorkese e gli artisti della Moon Ska sono in crescita esponenziale.
La lineup dei Toasters continua a cambiare durante gli anni '90, con il vocalist e chitarrista Hingley come unico membro originale, il volto dei Toasters cambia sempre, anche se la sostanza è sempre la stessa.. Oltre alle attività di Hingley con la Moon Ska, i Toasters continuano a rilasciare album durante il decennio: New York Fever (1992), Dub 56 (1994), Hard Band for Dead (1996) e D.L.T.B.G.Y.D. (1997). I Toasters si impongono nel nuovo millennio con l'album "Enemy Of The State" del 2002 e una nuova compilation, "In Retrospect the Best of the Toasters", rilasciato nel 2003.

Buon concerto


One More Bullet - http://www.mediafire.com/?6mn1tmsm34n

Skaboom - http://www.mediafire.com/?ni2ytmjyijl

Don't Let The Bastards Grind You Down - http://www.mediafire.com/?cgxybxi5yzy

Dub 56 (Special Edition) - http://www.mediafire.com/?9k1ybulx6ib

Enemy Of The System - http://www.mediafire.com/?ftzhpcmzjln

Hard Band For Dead - http://www.mediafire.com/?82s1ejgzdta

The Toasters - In Retrospect: The Best of the Toasters [2003] - http://rapidshare.com/files/12801849/Skaboom.rar

giovedì 9 luglio 2009

chapter 12 - U2 2009-07-07 - Milan, Italy - San Siro



Che fosse l'evento rock dell'anno, era un dato di fatto.
Sono nati negli anni 80 e da più di vent’anni si portano dietro la nomea della band numero uno del pianeta(?). Quella che trasversalmente incassa e raduna folle immense da Sidney fino a Zagabria, ed è così il loro circo non ha mai avuto rivali, i primi a spettacolarizzare un tour (zoo tv) e i primi a regalarci limoni stroboscopici e a declamazioni collettive dei diritti umani. Stiamo ovviamente parlando degli U2.
La band irlandese, capitanata da Bono Vox, si è esibita in una scenografia avveniristica e imponente, l'ormai celebre "The Claw", cioé "l'artiglio", il gigantesco palcoscenico circolare con quattro bracci, attorniato dal pubblico, permettendo così di vedere i musicisti da ogni lato.
Il quartetto irlandese è giunto in Italia per "onorare" le uniche due date italiane del '360° Tour', 'sold out' da mesi.
21:15 (dopo gli Snow Patrol) inizia lo show.
Il primo in scena è Larry Mullen, che anticipa gli altri alla batteria, che salgono on stage da botole a scomparsa.
Si inizia dal recente album "No Line On The Horizon". Bono gigioneggia e poi tira con "Beautiful Day".
Poi "I Still Haven't Found What I'm Looking For" e"Stand By Me".
Subito dopo nasce spontanea la dedica a Jacko, che incarna a perfezione "Angel Of Harlem" e il mix con "Man In The Mirror" e "Don't Stop 'Til You Get Enough".
Un intramezzo per ricordarci (only for fans) che era il compleanoo della secondogenita Eve, che ha festeggiato i 18 anni sul palco con il padre con "Party Girl" e via ad una tale 'orgia disco' per poi fare una riconciliazione col passato con "Sunday Bloody Sunday".
Pioveeeeee
C'è poi "Pride (In The Name Of Love)", "MLK" è l'occasione per ricordare la situazione in Birmania e riportare l'attenzione su Aung San Suu Kyi, la leader che stà attendendo con dignità il verdetto del processo dovuto a una controversa violazione degli arresti domiciliari, per la quale rischia cinque anni di prigionia. "Walk On" è per lei: una truppa di uomini e donne sfila intorno alla band, portando sul viso il volto della Suu Kyi mentre sugli schermi si levano colombe di pace.
"Where The Streets Have No Name" e "One" e coda.
Che dire.Non sono e non saranno mai i Rolling Stones, non tanto per la carica che possono offrire, ma per il loro repertorio trentennale (insufficiente) per durare 2 ore.C'è qualcuno che ha pagato 160 euri il biglietto.
Erano belli gli anni ottanta ................

MILANO 7 LUGLIO 2009

1. Breathe
2. No Line On The Horizon
3. Get On Your Boots
4. Magnificent
5. Beautiful Day
6. I Still Haven't Found What I'm Looking For
7. Stand By Me
8. Angel Of Harlem / Man In The Mirror (snippet) / Don't Stop 'Til You Get Enough (snippet)
9. Party Girl / Happy Birthday (snippet)
10. In A Little While
11. Unknown Caller
12. The Unforgettable Fire
13. City Of Blinding Lights
14. Vertigo
15. I'll Go Crazy If I Don't Go Crazy Tonight
16. Sunday Bloody Sunday
17. Pride (In The Name Of Love)
18. MLK
19. Walk On
20. Where The Streets Have No Name
21. One

encore(s):
22. Ultra Violet (Light My Way)
23. With Or Without You
24. Moment of Surrender

http://www.mediafire.com/?jyddmnn2m2o
http://www.mediafire.com/?0j4cmmxo0fm

martedì 7 luglio 2009

Chapter 11 - I Blur di nuovo insieme ad Hyde Park



Era la data attesa da tutti i loro fans, finalmente si riuniscono i Blur.
Lo sò, molti puristi di certa musica storceranno il naso, ma per me, non ci sono classificaziuoni di generi.
C'è solo musica buona e musica cattiva.
Loro sono considerati i capo-schiera del genere Brit, ma riascoltare Out Of Time (una delle migliori canzoni di questi anni zero)....... beh!

A voi il giudizio

Blur in Hyde Park 2&3 july 2009
Set list (from Absolut radio transmission on 5 july)

'She's So High'
'Girls & Boys'
'Tracy Jacks'
'There's No Other Way'
'Jubilee'
'Badhead'
'Beetlebum'
'Out Of Time'
'Trimm Trabb'
'Coffee & TV'
'Tender'
'Death Of A Party'
'Country House'
'Oily Water'
'Chemical World'
'Sunday Sunday'
'Parklife'
'End Of A Century'
'To The End'
'This Is A Low'
'Popscene'
'Advert'
'Song 2'
'For Tomorrow'
'The Universal'



the complete transmission, in 26 files (25 song +1 -the intro of radio-)
in 3 rar files:

1 http://www.mediafire.com/?foggmhggtjz
2 http://www.mediafire.com/?3jzjvytwngw
3 http://www.mediafire.com/?mzwyt1ditcy

giovedì 2 luglio 2009

Chapter 9 - 1/2 2009


Dopo alcuni giorni di vacanza, ho avuto modo di riascoltare gli ultimi lavori di questi 6 mesi del 2009, e quindi via con l'elenco dei preferiti:

Antony & The Johnsons - The Crying Light http://www.mediafire.com/download.php?yujgwjid1vj

Kasabian - West Ryder Pauper Lunatic Asylum http://hotfile.com/dl/4985954/b1eb934/Kasabian-West_Ryder_Pauper_Lunatic_Asylum-2009-DV8.rar.html

Phoenix - Wolfgang Amadeus Phoenix http://www.badongo.com/it/cfile/13826692

Camera Obscura My Maudlin Career http://www.mediafire.com/?ijmyojmmyzz


Animal Collective Merriweather Post Pavilion http://www.mediafire.com/?m2mttyjndwm

ed ultimo ............

The Fiery Furnaces - I'm Going Away http://www.mediafire.com/?jndjzjiymhu

Buon ascolto

sabato 27 giugno 2009

chapter 8 - 100 di questi giorni..........Exile on Main St.




Ci sarebbe tanto da dire, ma sono bastate le immaggini (per chi le ha viste in diretta tv) per ribadire chi è il + forte col gas a manetta.
Paragoni musicali che mi vengono in mente ce ne sono tanti, ma che profumino di gas c'è solo Exile on Main St. dei Rolling Stones.
Il titolo allude al loro esilio dall'Inghilterra (raffigurato con una serie di foto nel retro della copertina) per causa di problemi con il fisco con conseguente trasferimento in Francia. Infatti, le registrazioni sono state fatte nella cantina della villa in Francia di Keith Richards.
Non vi ricorda niente........
Comunque , come il nostro Valentino per le gare motociclistiche, tale album rappresenta (per me) il meglio della musica Rock, anche se Exile on Main St. occupa soltanto la settima posizione nella classifica dei 500 migliori album di tutti i tempi stilata dalla rivista Rolling Stone.
Keith Richards nel 2004 affermò che questo fu "il primo disco grunge" della storia. In questo album infatti si instaura un duello tra blues e boogie, tra rumore e silenzio, tra armoniche country e chitarre slide in giubilo. La canzone più famosa è probabilmente Tumbling Dice, ma molto note sono pure Rocks Off, Shine a Light, Sweet Virginia, All Down the Line e Happy.
Quest'ultima fu incisa da Keith Richards insieme al produttore Jimmy Miller e al sassofonista Bobby Keys mentre aspettava gli altri membri che erano in ritardo in studio.
Per quei pochi che non lo conoscessero
Play it loud!!!
http://www.mediafire.com/?4rcrl4y0gmd

venerdì 26 giugno 2009

Chapter 7 - Michael Jackson - Off The Wall - R.I.P.




Stamane, appresa la notizia, pensavo all'uomo e all'artista.
Ricapitolando il tutto, a otto anni è già su un palco con i Jackson 5. A undici è una star internazionale, grazie al successo di I want you back (sei milioni di copie vendute in tutto il mondo). La Motown gli abbassa l'età, facendo credere a tutti che di anni ne abbia appena sette, perché fingendo di essere più giovane apparirà ancora più fenomenale. Il padre, a suon di botte, lo convincerà a seguire le indicazioni della casa discografica.
Nel 1979 abbandona i suoi fratelli per tentare una carriera solista. Durante le prove del tour di Off the wall, mentre prepara le coreografie, cade e si rompe il naso, seguiranno altri dieci interventi al volto; almeno a detta degli esperti, perché dopo la seconda operazione Jacko negherà di essersi mai più sottoposto al bisturi. Così come attribuirà la decolorazione della sua pelle a malattie come vitiligine e lupus, rifiutandosi di ammettere di averla sbiancata volontariamente.
Nel 1982, forte di 750.000 dollari di budget e della produzione artistica di Quincy Jones, inizia le registrazioni di un album che passerà alla storia: Thriller. Tra gli innumerevoli record accumulati, citiamo solo le 109 milioni di copie vendute nel mondo (che lo renderanno il disco più venduto della storia); gli otto Grammy Awards; le 80 settimane consecutive nella Billboard top 200, di cui 37 al numero uno; l'unanimità di recensioni positive.
Nel 1986, in contemporanea all'uscita di Bad, si diffonde la voce che dorma sotto una tenda ad ossigeno per rallentare il processo di invecchiamento. In realtà è una trovata pubblicitaria per promuovere Captain EO, un cortometraggio fantascientifico in 3D girato da Francis Ford Coppola per i parchi Disney. Il corto è un trionfo e resterà in programmazione a Disneyland per undici anni di seguito, fino a quando le accuse di pedofilia renderanno sconveniente la sua proiezione.
Nel 1988 acquista un ranch californiano e lo trasforma in Neverland, la villa-parco che lo renderà immortale quasi quanto la sua musica. Inventario del giardino della villa: una ruota panoramica; montagne russe; giostre assortite; fontane che zampillano latte al cioccolato; autoscontri; uno zoo. Jacko abita in compagnia di uno scimpanzé di nome Bubbles, il suo cucciolo personale, che ha salvato da una clinica per la ricerca sul cancro. Cercherà anche di acquistare i resti mortali di Elephant Man, per seppellirli nel ranch; non ci riuscirà mai.
Nel 2008, nell'ordine: a) compie cinquant'anni; b) va in bancarotta; c) si trasferisce nell'emirato del Bharein per sfuggire ai pettegolezzi sulla sua presunta pedofilia; d) celebra il venticinquesimo anniversario dell'uscita di Thriller, ripubblicando l'album in versione deluxe e programmando un ciclo di cinquanta concerti da tenere a Londra nell'estate 2009. A un anno dalla data di inizio il tour è già tutto esaurito, ma i bookmaker inglesi scommettono 10 a 1 che non riuscirà a confermare più di tre spettacoli per i suoi problemi di salute.
Il 26 giugno 2009, ci abbandona per sempre. Curiosamente, in aprile aveva contattato Gunther von Hagens, controverso artista che crea sculture “plastificando” cadaveri veri; a quanto risulta, avrebbe espresso il desiderio di diventare una delle sue inquietanti statue.
Tentare di riassumere la vita di Michael Jackson in poche righe è un'impresa complicatissima. Tentare di spiegare cos'ha rappresentato per noi e per il mondo, un'impresa impossibile.

In allegato, lo special edition di Off The Wall, per me la sua miglior perfomance (in tutti i sensi)
http://rapidshare.com/files/115663308/Michael_Jackson_-_Off_The_Wall__SE__1979___V0_.zip.html

giovedì 25 giugno 2009

chapter - 6 / Prendere un pò d'aria.....


Si, si può prendere un pò d'aria nel Nord della Sardegna, esattamente a Thiesi con le esibizioni dei MARLENE KUNTZ (http://www.megaupload.com/?d=ehdlvfuq) + Mama Moana - The Wookies - Nero Perverso - Difetti Speciali Il tutto agratisi Venerdì 26 giugno e incredibilmente l'unica data italian dell'estate del gruppo newyorkese Sick Of It All Sabato 27 giugno(http://www.mediafire.com/file/gzzqejzebin/Sick) + Alzheimer * to Ed Gain * To Kill * La Crisi
P.S. vi ho postato i loro ultimi lavori

mercoledì 24 giugno 2009

chapter - 5 / Dente - L'amore Non è Bello - 2009


Giuseppe Peveri, in arte Dente, originario di Fidenza (voce, chitarre, percussioni, pianoforte). Con lui suonano Andrea Cipelli (pianoforte, krumar, basso) e Gianluca Gambini (batteria). Inoltre nella realizzazione del disco hanno collaborato Enrico Gabrielli degli Afterhours, Vasco Brondi (aka Le Luci della Centrale Elettrica), gli Annie Hall e Gianluca De Rubertis de Il Genio.

'L'Amore Non è Bello' è il terzo disco di Dente, nonostante se ne parli spesso, al limite del sempre, come se fosse il primo. L'esordio è datato 2006 ('L'Anice In Bocca') mentre l'anno dopo arriva 'Non C'è Due Senza Te'.

Tranqui raga, se avrò richieste vi posterò anche quelli.

Che dire, è il cantautore del momento, insieme a Le Luci Della Centrale Elettrica formano la "cosa giusta" della musica italiana.

Una via di mezzo tra Rino Gaetano ed il duo Mogol-Battisti.

http://www.megaupload.com/?d=P83RC8GG

martedì 23 giugno 2009

chapter 4 - Lee Fields and The Expressions - My World LP




Lee è nato e cresciuto nella piccola città di Wilson, North Carolina, primo di 4 figli. Ha trascorso la sua adolescenza anni cantando in chiesa e ascoltando di R & B e artisti come James Brown, The Temptations, Eddie Floyd, Otis Redding e il classico suono di Memphis 60's. È entrato a far parte alcuni gruppi nel sud del paese e ha iniziato a suonare nel circuito dei collegio che comprendeva Carolina University, Duke University e il Georgia Tech. Con la fine degli anni sessanta, Lee ha iniziato la sua carriera cantando, in collaborazione con le band per gettare le basi per la musica funk e compresi la Kool and the Gang, Sammy Gordon and the Hip-Huggers, Little Roya
Rinomato in tutta la comunità Funk, Lee Fields col suo talento su un patrimonio di funk e soul, colpisce fin dai primi anni settanta, tra l'altro, i 45 giri classici come She’s a Lovemaker, The Bullis Coming, The Funky Screw, per non parlare anche dopo la sua ricercata Let's Talk Over . Questo richiama l'LP a quattro cifre offerte da collezionisti di tutto il mondo. Le sue registrazioni con il disco funk purista Truth & Soul, Desco, Daptone Records e negli ultimi anni ha solidificato il suo posto tra i re della funky musica contemporanea .

Quando Truth e Soul cominciò come un etichetta discografica nel 2004, la prima missione dei proprietari dell'etichetta Jeff Silverman e Leon Michels, è stato quello di registrare un disco sweet soul. Musica che è tanto dura come il ferro e dolce come il miele. Musica lussureggiante Che cosa è accaduto in studio è stata pura magia.

Lee Fields e The Expressions hanno creato con successo un suono unico e personale . Tuttavia, ciò che è stato creato durante il processo va al di là di un semplice copia di musica soul. La musica si è sviluppata in un profondol mix di suoni vecchi e nuovi. La formula è rimasta la stessa, ma lo stile è stato adattato per le orecchie di persone che non crescono solo con Al Green o Sam Cooke. Elementi di musica moderna si insinuano in un loro mix per creare qualcosa di completamente nuovo e unico nel suo genere.

Buon ascolto

http://depositfiles.com/en/files/1wg8qmwz2

Lee Fields-vocals

The Del-Larks-backing vocals

Leon Michels-guitar, keys, saxophone

Thomas Breneck-guitar, bass

Quincy Bright-bass

Nick Movshon-drums, bass

Homer Steinweiss-drums

Toby Pazner-vibraphone, keys

Micahel Leonhart-trumpet, mellophone

Aaron Johnson-trombone

Garo Yellin-cello

Rachel Garb-violin

Rico Reese-violin

Amy Adams-viola

Yoshi-congas, percussion

lunedì 22 giugno 2009

chapter 3 - Abbabula 2009


Per chi si trova in Sardegna, Sassari per la precisione, dal 28 Giugno al 1 Luglio, ci sarà l'11^ edizione dell'ABBABULA festival.
Organzzazione Ragazze Terribili, il programma si trova quà http://www.abbabulafestival.com/programma.php

tra gli altri ci sono "le luci della centrale elettrica" http://indieitalia.blogspot.com/search/label/le%20luci%20della%20centrale%20elettrica
Mauro Pagani http://www.megaupload.com/?d=BXD5NW3L
Ivano Fossati
Elio e i Fu...turisti

Sempre a Sassari, il 2 Luglio, per gli amanti del genere, Larry Carlton, per l'anteprima del Narcao Blues festival American jazz fusion, pop, rock guitarist e cantante oltre che
Sessionman dei Steely Dan, Joni Mitchell, Billy Joel, Quincy Jones, the Partridge Family, Charly García negli anni '70, vincitore di Grammy e collaboratore dei Toto e Lee Ritenour a metà dei '90
una serie di suoi cd più significativi li trovate quà
buon ascolto e non mancate

http://www.taringa.net/posts/musica/2030896/Larry-Carlton---21-Cds.html

Chapter 2 - Larry Carlton



Per chi è a Sassari o dintorni, il 2 luglio ci sarà il concerto di Larry Carlton, American jazz fusion, pop, rock guitarist e cantante, già vincitore di Grammy, session man ngli anni '70 dei Steely Dan, Joni Mitchell, Billy Joel, Quincy Jones, the Partridge Family, Charly García' dal 1971 al 1976 suonò coi Crusaders. Dopo intraprese una carriera da solista collaborando nei '90 con Toto e Lee Ritenour



Un ascolto...


http://rapidshare.com/files/48708256/Larry_Carlton_with_special_guest_Robben_Ford_-_Live_in_Tokyo.rar

domenica 21 giugno 2009

Chapter 1 - New Entry


Dopo i recenti ascolti, posso consigliarvi le ultime novità, meritevoli di almeno un ascolto ......

The Bosshoss - Do or Die (2009) rock country from Germany (http://uploading.com/files/YKO3ZFL8/www.NewAlbumReleases.net_The20-20or20(2009).rar.html)

Regina Spektor - Far (2009) non ha bisogno di presentazioni (http://uploading.com/files/8IOUKD7Z/www.NewAlbumReleases.net_Regina20-20(2009).rar.html)

Nouvelle Vague - 3 (2009) fantasticacoverband (http://uploading.com/files/AG9DFRIH/www.NewAlbumReleases.net_Nouvelle20-20(2009).rar.html)

Eels - Hombre Lobo (2009) rock from mr. E (http://uploading.com/files/NDYDJHW9/www.NewAlbumReleases.net20-20Lobo%20(2009).rar.html)

passo e chiudo

al prossimo capitolo

giovedì 14 maggio 2009

Chapter 0 - (prova)Talking Heads


e così mi venne voglia di ascoltare un pò di musica............
Talking Heads - 1982.09.03 - Devore, CA, US Festival 82
http://www.megaupload.com/?d=7OIQUGT0