martedì 23 marzo 2010

Chapter 30 - MGMT - Congratulation 2010


L'altra sera, con le cuffie nelle orechie, mi facevo una domanda, perchè ascolto la musica?
E la risposta è sempre la stessa, trovare per caso un'altro Revolver o che sò, Exile on Main st. o perchè no, un nuovo London Calling o la frescezza dei Talking Heads od il funky/punk di Blood Sugar Sex Magik, fate voi, insomma il vostro miglior album che abbiate mai ascoltato, insomma, ascolto musica alla ricerca del nuovo Capolavoro.
Eh ....purtroppo non ce ne sono in giro di Capolavori. Ma di lavori buoni, ogni tanto, fra miliardi di dischi spazzatura, se ne trovano.
Ed un disco atteso, sopratutto per quel che ci avevano fatto ascoltare con l'abum d'esordio, è l'ultimo dei MGMT intitolato Congratulation.
Il duo Andrew VanWyngarden e Ben Goldwasser coadivati alla console dal produttore e musicista sperimentale Sonic Boom (alias Pete Kember di Spacemen 3) , si fanno trascinare alla relizzazione in modo insolito per una band di successo.
Intanto bisogna dire che questo disco, per la somma delle canzoni e per volontà degli stessi, è un disco senza hits (o forse ci sarebbero ). Se vi aspettavate la copia del plurivenduto Oral Spetaculer siete fuoristrada. Questo è un disco che mette nello shaker sia il surf che la psichedelia, la disco e lo ska, spruzzate di no-wave. Ora provate ad agitare brevemente per non mischiare troppo il tutto e avrete a seconda dei gusti o un intruglio oppure un ottimo cocktail.
Si inzia con It's Working e sembrano i Beach Boys con tanto di riferimento a certe sostanze, vado avanti ed in Song For Dan Treacy(il cantante dei Television Personalities) ci sono i Madness di Our House. Someone's Missing è puro pop con finale arcobaleno e Flash Delirium è Glam. I Found A Whistle è da "atmosfera" e paradossalmente Siberian Breaks è 6 canzoni in una dove dentro ci si trova anche un giro dei Caravan. La succesiva Brian Eno cita proprio lo stesso, richiamando quei lavori svolti coi primi Ultravox e Devo. Finiamo con Congratulation, tipico brano pop-acustico di chiusura album, come faceva il buon Lou Reed. Applausi.
Guardo il cocktail, ed il bicchiere è vuoto. Hey Barman! Ridammene un'altro.
I ragazzi di Brooklin si superano. Tra i dischi dell'anno.
4 stelle.

Per chi lo vuole sentire prima dell'uscita
http://www.whoismgmt.com/

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