mercoledì 3 febbraio 2010

Chapter 27 - Titus Andronicus - The Monitor (2010)


Titus Andronicus, band di Glenn Rock, New Jersey, attiva dal 2005 ma giunta al battesimo dell’esordio discografico soltanto nel 2008, con una album, “The Airing Of Grievances”, finalmente sono pronti con questo The Monitor a ribadire i concetti del precedente.
Per chi non avesse ascoltato il precedente, Hold Steady ed i Pogues si risentono in questo nuovo lavoro in maniera massiccia, un album a tutto tondo dove non c'è il bisogno di inventarsi qualcosa di nuovo, va bene così com'è.
The Monitor è più o meno un "concept" album - vale a dire, utilizza la guerra civile americana del 1861-1865, come una metafora estesa per i problemi affrontati in una narrazione piuttosto lineare. Ha detto narrativa, perchè sembrerebbe di capire che il nostro eroe lascia la sua umile casa natale del New Jersey - l'oppressiva e soffocante qualità di cui si è discusso fino alla nausea circa un album fa - per i pascoli più verdi di Boston, Massachusetts(paragone musicale).
La sua tesi - "il nemico è ovunque" - viene messo alla prova finale, come si pontifica sui temi dell'identità regionale, anestesia emotiva, e il giogo pesante di cercare di vivere decentemente in tempi indecenti. Per tutto il tempo, è costretto a chiedersi se aver dichiarato la Guerra Civile Americana era veramente vincente o perdente.
Troverà l'ambiente favorevole e la pensano come lui i compatrioti o sarà costretto a lasciare la sua casa di recente adozione in disgrazia ideologica?
Che cosa significa essere un americano nel 2009 ?
Chi sono i nostri cosiddetti "amici" e in realtà quanto sono "amichevoli" ?
È necessario, o addirittura è una buona idea, per un album indie rock farsi questo tipo di domande?
Risposta, non gliene può fregare di meno, questo disco è un vaffanculo grande COSI'!.
The Monitor è stato registrato nel mese di agosto del 2009, sotto l'occhio vigile del produttore e ingegnere Kevin McMahon I soliti sospetti dal mondo del Tito Andronico erano tutti presenti, così come un cast all-star di amici (membri del Ponytail, Wye Oak, Vivian Girls, Hold Steady, ecc)
Sempre Kevin McMahon ha fatto il mixing tra settembre e ottobre, e Greg Calbi ha fatto il mastering ai primi di novembre.

Quindi come suona tutto questo ?
Ha lunghi brani ambient nel senso più punk del termine, sassofono ardente, pianoforte, omaggi a "A Charlie Brown Christmas," marcette, quattordici minuti di Billy Bragg , pezzi liturgici, duetti country altisonanti, bidoni della spazzatura suonati col tamburello, cori di angeli con la faccia "bromantic".
Ho già detto che questo disco è lungo settantaminuticirca ?
Questo è importante perchè questo è il suono di una band di disperati per il successo e con aria di sfida senza paura del fallimento.
E proprio come il Whiskey, che indica generalmente quelli distillati in Irlanda, e negli Stati Uniti, và ascoltato con moderazione, si rischia di farsi del male, positivamente si intende.
Si parte con A More Perfect Union con un cantato di Craig Finn fino a The Battle Of Hampton Road, lunga suite da 14 minuti con cornamusa e violino finali che si beve d'un fiato.
Stordito!!
Vado via dal Pub(femo) col sorriso stampato sul volto ed una gradazione alcolica al di sopra dei livelli di guida.
Titus Andronicus Forever.


Ian Graetzer - basso
Amy Klein - chitarra, violino
David Robbins - tastiera, chitarra
Eric Harm - batteria, voce
Patrick Stickles - voce, chitarra, armonica

Sicuramente il migliore di questo 2010

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1 commento:

  1. Titus Andronicus - The Monitor (2010)
    http://depositfiles.com/en/files/z2zszwju9

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