lunedì 23 novembre 2009

Chapter 21 - Daniel Johnston: Is And Always Was 2009


Il post di oggi è dedicato ad uno dei miei favoriti.
Questa figura, sconosciuta ai tanti cultori di musica pop ma leggendaria alle orecchie di quei ricercatori di tesori musicali, ha trascorso trent’anni di onorata carriera alla ricerca non solo di se stesso ma anche di una perfezione nella forma-canzone, non fosse altro per dei limiti dovuti a certa stonatura nel suo cantato che riportavano a suggestioni più Barret-ane che Lennon-ane dovute (forse) ad un suo particolare stato "mentale".
Daniel Dale Johnston (Sacramento, 22 gennaio 1961) diciamolo subito è un cantautore.
Ma che Cantautore! sì , con la C maiuscola.
I suoi primi amori sono la Bibbia, Capitan America ed i Beatles.
Dopo aver fatto delle casalinghe colonne sonore a dei suoi cartoni animati amatoriali si cimenta con un lavoro casalingo, "Songs of Pain" con organetto e mangianastri, dove riversa un amore non corrisposto di una sua coetanea, siamo nel 1981.
Dopo il primo forte crollo nervoso che lo porta ad abbandonare la scuola d'arte per unirsi ad un carnevale itinerante come venditore di pop-corn, continua incessantemente a comporre ed incidere materiale (che registrerà in svariate musicassette). Lavori saltuari e musica sono il suo quotidiano in questo periodo di Austin, diventando però nel frattempo un idolo nella città texana; leggenda narra di una fugace apparizione televisiva su MTV che lo eleva a nuovo fenomeno della scena underground, accendendo l'interesse addirittura dei Sonic Youth.
Negli anni '80 produce in tutto 13 lavori che risentono tuttavia del suo particolarissimo stato umorale, rendendoli talvolta frammentari e surreali, alternando gemme a dolorose crisi di rumore, dovute alla particolare vita di Daniel, con l'aggravante dell'uso di acidi e altre droghe. Fa eccezione tra questi lavori "Hi, How Are You?" del 1983 e quello che forse è il suo capolavoro, "It's Spooky", realizzato nel 1988 in collaborazione con Jad Fair: dove i due suonano svariati strumenti e si divertono a duettare in maniera ripetitiva e schizofrenica.
Gli anni novanta portano a Daniel con quello che è il suo primo successo internazionale, "1990", successo favorito certamente dalla capillare diffusione garantitagli dall'etichetta Shimmy Disc. È un album più maturo, con meno episodi rumoristici e più forza a ballate pop con solo voce e chitarra acustica. Sembra l'inizio di una rinascita per Daniel, che incassa anche il sostegno pubblico di Kurt Cobain (che Daniel dichiara di non conoscere minimamente). Così nel 1992 esce "Artistic Vice", forse il suo disco più gioioso e spensierato, il cui successo gli varrà la firma di un contratto con l'etichetta Atlantic. Ma un nuovo tragico crollo lo porterà al limite del suicidio; così nel 1994 termina le registrazioni di "Fun" con un braccio rotto. È un periodo terribile per Daniel, che passa diversi anni in terapie riabilitative e sembra avviato verso il tramonto.
Quasi a ridosso del nuovo millennio torna a vivere con i genitori e si rimette a scrivere e a disegnare come ai tempi migliori.
Gli anni 2000 vedono Daniel Johnston uscire timidamente dal suo guscio grazie a Mark Linkous (Sparklehorse), che paga tributo ad uno dei sui idoli producendogli l’ottimo 'Fear Yourself' (2003), e ad una raccolta edita dalla Gammon ('Discovered Covered', 2004) in cui i brani del Peter Pan di Austin vengono reinterpretati da una schiera di 'big' di ieri e di oggi (Death Cab For Cutie, TV On The Radio, Calvin Johnson, Beck e Tom Waits, fra gli altri). Questa strategia di donare smalto ad una mente compositiva disturbata ma straordinariamente prolifica, prosegue con il qui presente 'Is And Always Was', in cui le capaci mani del musicista/produttore Jason Falkner (già all’opera con Beck, Air e Paul Mc Cartney) riescono a conferire un’ottima qualità sonora alle canzoni del lotto, senza rinunciare ad un approccio 'indipendente' da cui Daniel non ha mai voluto discostarsi. Un ottimo risultato per questo Frank Black in acido.

Daniel Johnston (voce, mente compositiva), Jason Falkner (strumenti, mente organizzativa).

http://www.mediafire.com/?vmjbrijnzjm

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